domenica 28 settembre 2008

Come back home

Eccomi di nuovo qua.
Della serie, chi non muore si rivede.
Sono sopravvissuta a un'estate un po' sotto tono, in cui la lontananza dalle persone che amo si è fatta sentire più degli altri anni. Quest'anno eravamo tutti separati, chi è rimasto a casa, chi è andato a lavorare all'estero, chi è partito col moroso/a. E' stato come se quel filo sottile che ci lega si fosse assottigliato talmente tanto da arrivare quasi a strapparsi. Stiamo crescendo e ognuno sta imboccando una strada particolare, dopotutto è l'anno delle lauree e dei primi lavori ingratificanti. Però adesso l'estate è finita e un po' ci siamo ritrovati, piano piano stiamo ricucendo quel filo sottile.
Sono sopravvissuta a un'estate che mi ha regalato comunque una bella vacanza a Rodi, una tintarella invidiabile e tante piccole soddisfazioni dal punto di vista subacqueo, anche se la strada da fare è ancora lunga.
Per quanto riguarda me stessa, sono ancora nel periodo post-laurea di insofferenza totale verso la città, se così si può chiamare, in cui vivo. Pensavo che il solito tran-tran quotidiano rimettesse le cose a posto, ma a quanto pare quest'anno non funziona proprio. A volte sono insofferente anche verso le persone a cui voglio bene, e questo sta cominciando a preoccuparmi. Ho compilato la domanda di tirocinio all'estero e adesso non rimane altro che aspettare fino a novembre, 2 mesi lunghissimi di impazienza.
In 6 mesi però una cosa l'ho capita: non posso più accontentarmi di stare qua, non voglio più accontentarmi

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